Moneta e Impero
Economia e finanza internazionale dal 1840 al 1914
A cura di Alfredo Gigliobianco
DONZELLI EDITORE
Moneta e impero è l’opera alla quale il nome di Marcello resterà sempre legato. Uscito in inglese nel 1974, in italiano nel 1979 (Einaudi), è stato poi riproposto in edizione critica da Donzelli nel 2006. Il libro sfata il mito della neutralità, automaticità, “naturalezza” del Gold Standard, il sistema monetario che si era affermato alla fine dell’Ottocento: sotto il velo della mitizzazione ritrova l’essenza del sistema, la sua schietta natura di politica economica, adottata prima dalla Gran Bretagna e poi da altri paesi per sostenere i propri interessi nazionali. Il Gold Standard non è “natura”, come si favoleggiava fra i monetaristi nostalgici: è politica. Per arrivare a quella conclusione, l’autore mette sotto la lente non solo il mondo della Belle Époque (Stati Uniti, India, Sud Africa…), ma lo stesso sistema finanziario della Gran Bretagna, facendone una breve e succosa storia nel capitolo V: perché e come si è formata quella architettura finanziaria? E anche: esiste una dinamica interna al sistema? Con gli strumenti dell’economia e della storia, de Cecco identifica gli interessi economici e politici che hanno prodotto quella data architettura. In modo simile aveva ragionato qualche anno prima, al momento di scrivere a proposito dell’Italia: il suo saggio Note sugli sviluppi della struttura finanziaria nel dopoguerra, che fa parte dei Saggi di Politica monetaria (pubblicati nel 1968) è come una preparazione al grande affresco di Moneta e Impero.